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Il Coniglio

 

CLASSIFICAZIONE
Classe: Mammiferi (Mammalia)
Ordine: Lagomorfi (Lagomorpha)
Famiglia: Leporidi (Leporidae)
Genere: Oryctolagus
Specie: O. cuniculus

AMBIENTAZIONE
I conigli sono specie abituate all’ambiente esterno e da un punto di vista climatico sono molto più sensibili alle alte che alle basse temperature. Già al di sopra dei 30 °C e con elevata umidità, il coniglio è esposto al rischio di colpo di calore. E’ caldamente consigliato non detenere l’animale in una gabbia ma lasciargli a disposizione una intera stanza avendo l’accortezza di renderla “a prova di coniglio” ovvero rivestire tutti i fili di telefono, pc, fax, ecc.. che si possono ivi trovare e ciò per la loro abitudine a rosicchiare e tranciarli di netto, mettendo in pericolo anche la loro incolumità. Sono, inoltre, piuttosto sensibili alle correnti d’aria.
È preferibile che, quando il proprietario è assente, il coniglio soggiorni in un ambiente controllato, che non vuol dire necessariamente una gabbia (può anche trattarsi di una stanza attrezzata e sicura per l’animale). Questo ambiente deve essere di dimensioni adeguate per muoversi bene ed avere delle giuste distrazioni (arricchimento ambientale).

FONDO, LETTIERA ED IGIENE
Il substrato ideale per il fondo della lettiera (si può usare quella in plastica per gatti, il coniglio pian piano imparerà da solo ad espletare i bisogni fisiologici solo dentro la lettiera) è costituito da trucioli di legno ricoperti da uno strato di fieno o il pellet di carta riciclata. Le lettiere vanno pulite frequentemente in quanto il ristagno di urina su substrati duri può facilitare l’insorgenza di pododermatiti. I substrati polverulenti (tutolo di mais) impregnati di urina sono molto irritanti per il delicato apparato respiratorio del coniglio.

STANZA ATTREZZATA
Le moderne teorie comportamentali non ritengono i conigli animali da gabbia, anzi, l’isolamento dal gruppo famigliare conseguente allo stare in gabbia può creare malessere.
Il coniglio è un animale sociale ed il gruppo famigliare del coniglio è il nucleo familiare in cui entra ad abitare: essere chiuso in gabbia non gli permette di stare col suo gruppo familiare.
Inoltre, il coniglio, è un animale crepuscolare: è sveglio la mattina presto fino alle 9-10 al massimo, poi dorme tutto il giorno e si sveglia di nuovo la sera verso le 5-6 e rimane sveglio fino a notte fonda. Tenerlo in gabbia la notte vuol dire renderlo inattivo proprio nelle ore di maggiore attività.
Una soluzione potrebbe essere di lasciarlo libero in una stanza a prova di coniglio (sostanzialmente bisogna rendere inaccessibili i cavi della corrente, del pc, del telefono, ecc..). Per evitare che rosicchi oggetti “vietati” in assenza del o dei proprietari, il coniglio dovrebbe avere a disposizione oggetti da rosicchiare altrimenti lo farà su mobili o infissi. L’arredamento della stanza non subirà danni disponendo gli oggetti da rosicchiare “consentiti” davanti a quelli che non si vuole far rovinare e arricchendo l’ambiente in maniera piacevole per il coniglio. A tale scopo possono essere utilizzati scatole e scatoloni, tubi di plastica dura (quelli per le caldaie), il rotolo interno dello Scottex o della carta igienica, pezzetti di cibo, fieno, rametti di legno, ecc.


RICOVERO ESTERNO
Qualora il proprietario disponga dello spazio per creare un ricovero esterno è possibile crearlo a patto che la recinzione sia infissa molto profondamente (inaccessibile ai predatori terrestri) e coperta da una recinzione che impedisca l’attacco dagli uccelli predatori.
Nei ricoveri esterni si potrà predisporre una zona “alimentazione e rifugio”, con una tana che consenta al coniglio di rifugiarvisi qualora si senta minacciato e vi si potranno far crescere essenze vegetali gradite all’animale.

TRASPORTINO
Il trasportino è necessario per il trasporto del coniglio in caso di spostamenti anche brevi. I migliori sono quelli chiusi, per cani e gatti. Alla griglia che funge da porta si può applicare un beverino a goccia e si può lasciare del cibo a disposizione (fieno o verdura) se il viaggio è lungo.

ALIMENTAZIONE
“Il comportamento alimentare occupa gran parte della giornata di un coniglio e l’esigenza di masticare continuamente non può essere repressa pena gravi problemi comportamentali in questa specie.”
(Dr. Marzia Possenti)

Il coniglio è una specie strettamente erbivora e la sua anatomia è costruita su questa base.
Partendo dall’apparato masticatore, i denti sono ad accrescimento continuo e vengono consumati dall’alimento idoneo che deve essere ricco di fibra (erba, fieno, vegetali a foglia). Solo in parte l’alimentazione può essere integrata da pellets alimentari di buona qualità. Anche l’anatomia e la fisiologia digestiva del coniglio rispondono a quest’esigenza nutritiva. Il coniglio presenta una porzione intestinale (cieco), altamente specializzata, popolata da una flora batterica che gli consente la digestione degli alimenti ricchi di fibra di cui si nutre.
Dopo un processo di fermentazione ed estrazione dalle particelle più fini provenienti dalla digestione, il contenuto del cieco viene espulso sotto forma di ciecotrofo distinguibile dai pellets fecali normali perché più morbido e ricoperto di muco.
Il coniglio ingerisce il ciecotrofo (coprofagia) direttamente dall’ano in modo da recuperare le sostanze nutritive di cui è ricco e reintegrare la quota di batteri ciecali.
La coprofagia è un fenomeno naturale e importante per la salute del coniglio e non deve essere ostacolato. È dunque indispensabile che la dieta del coniglio ricalchi il più possibile quella naturale (erba e piante erbacee): 20-25% di fibra, 15% di proteine e 3% di grassi.
Il fieno e l’erba devono essere forniti ad libitum mentre i mangimi pellettati vanno razionati in quanto non consentono un regolare consumo dei denti. I vegetali a foglia possono essere somministrati a volontà ma occorre abituare il coniglio ad assumerli in maniera graduale. Alcuni vegetali vanno offerti solo saltuariamente (Brassicaceae e spinaci) e le piante eccessivamente ricche di calcio andrebbero evitate dopo i sei mesi d’età.
Vanno evitati gli alimenti che squilibrano la composizione della flora batterica intestinale e predispongono all’obesità:

  • miscele di semi, cereali, mais, carrube, fiocchi di cereali
  • frutta secca
  • carboidrati (pane, grissini, biscotti), dolciumi, cioccolata
  • patate, avocado, parti verdi di patate, pomodoro e melanzana
  • nei conigli adulti i vegetali molto ricchi di calcio come l’erba medica, il tarassaco e le piante aromatiche

Alcuni vegetali (Solanaceae) e alcune piante d’appartamento possono essere tossiche per il coniglio.

STRESS NEL CONIGLIO: COME RICONOSCERLO E COME EVITARLO
Dal punto di vista etologico il coniglio ha sviluppato una serie di comportamenti atti a evitargli gli stress prolungati. È un animale sempre all’erta che ha bisogno di conoscere bene l’ambiente in cui vive e le persone con cui vive, per fidarsi, ma resterà sempre un animale molto accorto e che si spaventa facilmente.
Il coniglio vive molto male i cambiamenti, di qualunque natura essi siano: di alimentazione, di ambiente, di compagni, di persone. L’inserimento di un coniglio in un ambiente deve essere graduale, ma anche il cambiamento della posizione della gabbia da una stanza all’altra della casa deve esserlo.
I nuovi cibi vanno sempre introdotti, inizialmente, in piccole quantità, che verranno aumentate via via. La convivenza con altri conigli può essere problematica, visto che il coniglio è una specie fortemente territoriale e bisognerà valutare i pro e i contro di un’eventuale convivenza, a maggior ragione se a convivere con lui devono essere animali di altre specie.

I conigli temono l’altezza e sono terrorizzati dalle ombre che provengono dall’alto. Il coniglio non va mai preso per le orecchie, che sono molto delicate, ma dobbiamo far scivolare una mano sotto il torace e tenere gli arti anteriori e con l’altra mano afferrare i posteriori, quindi appoggiarlo sul nostro corpo e sollevarlo, onde evitare che i tentativi di divincolarsi causino traumi ossei talora anche molto gravi. Se il coniglio è molto spaventato, gli si può avvolgere intorno un asciugamano e sollevarlo. È comunque importante tenere saldamente gli arti.
Un buon metodo per tranquillizzare il coniglio è quello di nascondergli la testa sotto il braccio. Il tono di voce con cui gli si parla deve essere pacato e basso. Tali piccole norme vanno insegnate anche ai bambini. Quando un coniglio è irritato o contrariato o avverte in qualche modo una situazione d’allarme batte con violenza contemporaneamente, gli arti posteriori, provocando un tonfo sordo. La paura e lo spavento vengono manifestati da una postura immobile, con gli arti posteriori sotto il corpo, le orecchie appiattite all’indietro e gli occhi sbarrati.
Quando non si sentono a proprio agio o sentono che il loro territorio è minacciato, depositano le feci in vari punti e non in un mucchietto unico.
L’atteggiamento aggressivo si manifesta, invece, con le orecchie erette rivolte all’esterno o all’indietro, corpo eretto, coda dritta e zampe estese e può essere accompagnato da una sorta di ringhio. Le orecchie portate avanti indicano curiosità.
Al contrario, se un coniglio è rilassato e tranquillo, si sdraia sulla pancia con gli arti posteriori completamente distesi e nel massimo del relax, si può mettere addirittura a pancia in su.
Il coniglio dominante si fa leccare dai subordinati e spesso pretende da noi delle grattatine dietro le orecchie, sulla fronte e sul dorso assumendo un’analoga postura (zampe raccolte sotto il corpo, petto schiacciato sul pavimento e muso proteso in avanti).

SOCIALIZZAZIONE, GIOCO E ARRICCHIMENTO AMBIENTALE
È importante sapere che la qualità e la quantità di contatti che il coniglio ha con l’uomo dal primo al terzo mese di vita, sarà fondamentale per la sua corretta socializzazione.
Il proprietario può interagire col proprio coniglio giocando a lanciargli oggetti con cui lui normalmente gioca e richiamandolo offrendogli un bocconcino gradito, oppure si possono sistemare una serie di tubi, o scatoloni in cui sono stati praticati dei fori, in cui il coniglio possa infilarsi.

I conigli amano correre e dovrebbero poterlo fare su substrati idonei non scivolosi, come dei tappetini sottili di gomma o di plastica morbida, di cui vanno arredate “le zone coniglio” per evitare lesioni alle loro zampette delicate.
Un altro diversivo molto apprezzato è un vaso piatto e largo con uno strato di erba in cui il coniglio può rotolarsi e scavare un poco. In questo modo si preserveranno le piante d’appartamento e anche i conigli (perché molte piante di appartamento sono tossiche).

STATO DI SALUTE E VISITE PERIODICHE

La femmina intera che non si accoppia va incontro a gravi problemi di salute in seguito al calore; per evitarli si dovrebbe riprodurre tutti gli anni ma per prevenire la difficoltà di collocare i piccoli svezzati, si consiglia la sterilizzazione. Il maschio adulto intero, invece, marca il territorio con spruzzi di urina per cui, generalmente, si consiglia la castrazione.
Si consiglia la vaccinazione annuale contro la mixomatosi e la malattia emorragica virale. Si consigliano almeno due visite di controllo all’anno.