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IMPORTANZA DELLA VISITA CLINICA DEL RETTILE DA PARTE DEL VETERINARIO SPECIALISTA

L’aumento considerevole dei rettili tenuti in cattività e di altre specie “non convenzionali”, quali animali d’affezione, ha fatto sì che negli ultimi anni vi sia stato un nuovo impulso per la Medicina degli animali esotici e degli animali da zoo.
Lo studio sulle patologie dei rettili è in fase di continuo sviluppo, e l’interesse crescente per questi
animali, ha conseguentemente determinato un aumento dei veterinari che si stanno avvicinando a questo settore.
Fino ad alcuni anni fa, quando le informazioni riguardo la ricerca medica sulle malattie dei rettili e sulle terapie da adottare erano limitate, la maggior parte delle cure date agli animali da parte dei proprietari si basavano su informazioni aneddotiche e soprattutto su consigli da parte dei commercianti . La conseguenza di tale medicina “self-made” era che la maggior parte delle terapie mediche venivano usate in modo inappropriato ed indiscriminato, causando, spesso, gravi problemi alla salute dell’animale o risultando del tutto inefficaci.

Il rettile, come il cane e il gatto, al momento dell’acquisto dovrebbe essere visitato preventivamente da parte di un medico veterinario specialista, che possa valutare lo stato di salute dell’animale.
Prima dell’acquisto è di fondamentale importanza conoscere la biologia e le necessità ambientali (spazio, temperatura, umidità, ecc.) di ogni specie, poiché il mantenimento dell’animale in condizioni inadeguate rappresenta la più frequente causa di malattia nei rettili tenuti in cattività.
Esistono diverse malattie che possono colpire i rettili : malattie infettive (batteri, virus, parassiti), metaboliche, nutrizionali, degenerative, ecc.
Tra queste le malattie infettive giocano un ruolo importante soprattutto nei rettili la cui origine è sconosciuta (ad esempio quelli di cattura) o che sono mantenuti in gruppi numerosi o per i quali non sono state adottate le più comuni norme di quarantena prima dell’introduzione nel negozio e/o nell’allevamento. Non essendo stati ancora allestiti dei vaccini contro le malattie infettive dei rettili, l’unica prevenzione, è rappresentata, in alcuni casi, dall’adozione di un protocollo di quarantena e di tecniche di disinfezione efficaci.

Al momento dell’acquisto di un nuovo animale (prima di porlo in quarantena) è necessario seguire alcune indicazioni importanti :

  1. osservare l’ambiente in cui è stabulato il rettile (acquario, gabbia, terracquario, terrario, ecc.), valutandone il grado di pulizia, la presenza eccessiva di escrementi, la presenza di insetti (ad esempio mosche), di frammenti di precedenti mute, la pulizia degli accessori in esso contenuti (soprattutto della ciotola per l’acqua);
  2. controllare inoltre il grado di pulizia dei terrari eventualmente adiacenti a quello dell’animale da acquistare;
  3. osservare attentamente il comportamento dell’animale nel suo ambiente (prima di maneggiarlo), potendo rilevare alterazioni della deambulazione, dei movimenti, ecc., prestando particolare attenzione alle condizioni generali (eccessivo dimagrimento, presenza di ferite, cicatrici, noduli sulla cute, ecc.), alla presenza di muco nella cavità orale e nelle narici, ad eventuale difficoltà respiratorie (testa sollevata, bocca aperta, eccessiva ampiezza del respiro, ecc.), ecc…camaleonte
  4. osservare l’eventuale presenza di acari (piccoli parassiti delle dimensioni di una capocchia di spillo) liberi nel terrario (osservazione spesso complicata dalla presenza di rami, di corteccia, paglia, o trucioli di legno), ed in seguito controllare l’animale, maneggiandolo (se possibile), controllando le proprie mani successivamente, perché spesso ci si accorge della presenza degli acari solo dopo il maneggiamento, in quanto questi parassiti passano dall’animale sulle mani dell’operatore;
  5. osservare l’eventuale presenza di zecche (più facili da osservare rispetto agli acari per la loro maggiore dimensione). N.B. Gli ectoparassiti (acari e zecche) possono essere dei vettori di agenti patogeni, che al momento dell’acquisto sono ancora in fase di incubazione; il quadro clinico di malattia non è ancora osservabile e l’animale può sembrare apparentemente in buono stato di salute anche se già infetto;
  6. portare l’animale ad un veterinario specialista in fisiopatologia dei rettili, per un esame clinico specialistico; una volta portato a casa raccogliere le feci per un esame coprologico accurato da parte del veterinario al fine di escludere parassiti gastro-intestinali. Ogni animale di nuova introduzione all’interno di un gruppo di animali già esistente (soprattutto un gruppo eterogeneo costituito da diverse specie), dovrebbe essere sottoposto, di routine, ad un esame clinico;Elaphe guttata
  7. MAI acquistare un animale che mostra chiari segni di malattia, o che si trova nello stesso ambiente con altri animali debilitati o ammalati;
  8. le conseguenze dell’introduzione di un animale malato, non controllato, del quale non si conosce perfettamente la provenienza, senza l’adozione delle norme precedentemente elencate e delle norme di quarantena, in un allevamento o in una collezione privata possono portare a conseguenze drammatiche per tutti gli animali presenti in essi.

COSA DEVO FARE PER IL MIO RETTILE?

  1. ESAME DELLE FECI: alla prima visita ed in seguito al primo trattamento vermifugo per escludere la presenza di parassiti intestinali e verificare l’efficacia del trattamento antiparassitario adottato;
  2. TRATTAMENTO CONTRO GLI ECTOPARASSITI (acari e zecche): eliminare i parassiti esterni che possono essere dei vettori di alcune malattie infettive (virali, batteriche, parassitarie);
  3. ALIMENTAZIONE: si consiglia una alimentazione bilanciata, adeguata ad ogni specie animale, eventualmente integrata con vitamine e sali minerali (sempre su consiglio del veterinario);Iguana
  4. CONTROLLI GENERALI: dopo un primo esame clinico al momento dell’acquisto si consiglia di effettuare un controllo periodico (da concordare col veterinario), con esami completi del sangue e delle urine, per una diagnosi precoce di eventuali malattie tipiche dei rettili;
  5. RADIOGRAFIE: per i sauri è necessario il controllo radiografico ( soprattutto nel periodo di accrescimento dell’animale) per una precoce diagnosi di patologie a carico dell’apparato scheletrico (frequenti in questi animali);
  6. STERILIZZAZIONE DELLE IGUANE: per prevenire gravi patologie nella femmina (ritenzione delle uova, parti distocici) e ridurre nel maschio l’aggressività;
  7. MICROCHIP: tecnica di identificazione degli animali di pratica applicazione e lettura, sicura e adottabile per istituire un’anagrafe dei propri animali.

 ESAMI DI LABORATORIO

Laboratorio (1)

Il mio Ambulatorio Veterinario di riferimento, situato in Via Piave n. 88 a Campofranco (CL), è attrezzato per sottoporre agli esami di laboratorio tutti gli animali non convenzionali o esotici (uccelli, rettili, anfibi e pesci, piccoli mammiferi e roditori).

Sangue Iguana

L’ambulatorio è equipaggiato con un analizzatore biochimico VETSCAN VS2 con cui in 12 minuti si ha il risultato di un esame biochimico completo su piccolissime quantità di sangue. E’ così possibile effettuare le analisi biochimiche anche sul sangue di una tartaruga del peso di pochi grammi, dal momento che ne bastano poche gocce. Effettuo anche esami citologici e microscopici con microscopio CARL ZEISS a LED di ultima generazione. Diagnosi parassitologiche (coccidi, parassiti intestinali, ecc..), dermatologiche, citologiche a seguito di prelievi bioptici, alterazioni della forma e del colore degli eritoriciti, leucociti e piastrine, ecc… vengono rapidamente da me interpretati.

Relativamente all’indagine parassitologica, la metodica che viene da me attuata è la MINI-FLOTAC.

Infiammazione eterofilica in Stigmochelys pardalis

Si tratta di una tecnica recente, riconosciuta in ambito internazionale sia per la Medicina Umana che per quella Veterinaria, per la ricerca in termini qualitativi e quantitativi di uova, larve ed oocisti parassitarie senz’altro molto più affidabile rispetto alla flottazione classica. Si riesce così ad identificare agevolmente i protozoi, i nematodi, i cestodi, ecc…

Il tutto è corredato da colorazioni citologiche ed istologiche specifiche quali la DIFF-QUICK e la GRAM, con le quali riesco ad avere un quadro diagnostico approfondito del rettile (es. Gram positivi o negativi in grande numero nelle feci, alterazioni ematologiche, ecc..) e da esami biochimici su campioni di sangue qualora il caso lo necessiti. Eventuali analisi supplementari saranno sempre proposte al cliente.

 RADIOLOGIA

Sala radiologica ambulatorio Via Piave 88 Campofranco (CL)

La radiologia è, per definizione, la scienza relativa alla produzione e alla interpretazione di immagini statiche e dinamiche ottenute utilizzando radiazioni di diversa natura (raggi X, raggi gamma, ultrasuoni, radiofrequenze, infrarossi, ecc.) per fornire immagini anatomiche e/o funzionali delle diverse strutture degli organismi viventi (apparati, organi, tessuti, molecole, …), per identificare le patologie e per attuare le terapie.

La radiologia viene divisa in 3 branche specialistiche:

  • RADIODIAGNOSTICA;
  • RADIOTERAPIA;
  • RADIOBIOLOGIA

Nella terminologia comune, quando si parla di Radiologia si intende la Radiodiagnostica. Un’altra definizione molto utilizzata è “Diagnostica per Immagini”. Queste diverse definizioni vengono utilizzate come sinonimi.

RADIOLOGIA = RADIODIAGNOSTICA = DIAGNOSTICA PER IMMAGINI

Iguana con malattia ossea metabolica grave

La Radiologia, o Diagnostica per Immagini, è, quindi, costituita dall’insieme delle diverse tecniche che, attraverso differenti mezzi fisici ed apparecchi, permettono di esplorare “dall’esterno” le strutture corporee fornendo immagini utili per la diagnosi e il monitoraggio delle malattie.

Le indagini di Diagnostica per Immagini sono utili per emettere una diagnosi, per esprimere una prognosi e, infine, per programmare la terapia e sono utili non solo nella fase di caratterizzazione diagnostica, ma anche nel follow-up, cioè, nei controlli a distanza per monitorare l’evoluzione della malattia.

M.O.M. di origine nutrizionale in tartarughe

L’esame radiografico fornisce eccellenti immagini morfologiche delle strutture scheletriche ed un grande ausilio diagnostico lo fornisce, ad esempio nel campo della Medicina degli Esotici, in caso di diagnosi di distocia in sauri, serpenti, cheloni. Questo è solo uno degli esempi in cui trova applicazione la Radiologia, considerata mezzo diagnostico fondamentale per molte patologie dei rettili.

La radiografia nei rettili permette inoltre di valutare rapidamente e con poco stress la struttura scheletrica e dei tessuti molli; inoltre potranno essere interpretati eventuali processi patologici a carico di vari organi (reni, vescica, polmoni, ecc…).

Di solito l’esame radiografico è il primo esame che si esegue per diversi motivi e per eseguirlo basta un contenimento di pochi secondi.

 

Nella mia struttura di riferimento a Campofranco (CL) in Via Piave n 88 disponiamo di un modernissimo apparecchio radiografico in grado di fornire immagini di eccellente qualità diagnostica.

 ECOGRAFIA

Ecografia Physignathus cocincinus

L’ecografia fornisce una quantità enorme di informazioni diagnostiche e allo stesso tempo risulta essere sicura, raramente richiede sedazione o anestesia e non produce radiazioni ionizzanti. Gli ultrasuoni forniscono informazioni in tempo reale per importanti processi fisiologici come la motilità cardiaca. L’esame ecografico viene frequentemente impiegato nei rettili per diagnosticare cardiomegalia, endocardite, fluidi pericardici e tumori cardiaci. Richiede una delicata contenzione, quasi sempre effettuata senza sedazione o anestesia, è indolore e viene sempre consigliata in caso di malattie cardiache. I segni extracardiaci di danno cardiaco (es. congestione venosa epatica,

Ecocardiografia pogona

effusione pericardica ed ascite) possono essere anche evidenziati. L’ecografia è molto più utile della radiografia nella valutazione delle malattie cardiovascolari nei rettili.

Un’importante applicazione degli ultrasuoni è la guida dell’ago per l’aspirazione di liquidi o di masse e per prelievi bioptici. Gli aspirati possono essere estremamente diagnostici per distinguere condizioni infiammatorie o infettive da processi neoplastici.

Nel mio ambulatorio di riferimento, situato a Campofranco (CL) in Via Piave 88 disponiamo di un moderno apparecchio ecografico in grado di fornire immagini diagnostiche di elevata qualità.

 CHIRURGIA

Sala chirurgica ambulatorio Via Piave 88 Campofranco (CL)

Nel mio Ambulatorio di riferimento, a Campofranco (CL) Via Piave n 88, si praticano interventi chirurgici su tutti gli animali non convenzionali o esotici (uccelli, rettili, anfibi e pesci, piccoli mammiferi e roditori).

I ferri chirurgici vengono sterilizzati singolarmente in autoclave e tutto il materiale di consumo segue le norme di sterilità in uso nelle sale chirurgiche della Medicina umana per garantire la massima igiene.

Le pratiche anestesiologiche in uso sono le più moderne con supporto dell’anestesia gassosa e dell’intubazione degli animali e vengono inoltre applicate sugli animali tutte le misure di analgesia (farmaci contro il dolore) pre, intra e post-chirurgica.

Le seguenti sono le più comuni Prestazioni chirurgiche che si effettuano e che richiedono sempre appuntamento:

  • interventi chirurgici di ricostruzione piastrone e carapace nei Cheloni;

  • interventi di sterilizzazione iguana;

  • interventi chirurgici ai tessuti molli (es. asportazione di una massa) ed ortopedici (es. osteosintesi di fratture ossee);

    Risoluzione frattura iguana con fissatori

Strumentazione presente in Ambulatorio, a Campofranco (CL), via Piave 88:

  • un Apparecchio Radiologico, Diafanoscopio e una Camera Oscura di sviluppo permettono di radiografare e sviluppare la lastra in soli 10 minuti;
  • Microscopio Carl Zeiss a Led per

    Ascesso camaleonte

    l’osservazione di vetrini allestiti e colorati sempre presso la struttura (grazie alla presenza di una centrifuga, di colorazioni citologiche rapide e di colorazioni citologiche specifiche per cui il ventaglio di possibilità di interpretazione del campione è molto ampio);

  • Ecografo per la visualizzazione degli organi addominali, per l’ecografia cardiaca, per le diagnosi di gravidanza e diagnostica della patologia degli organi interni;
  • Contaglobuli per poter eseguire l’esame del sangue nei piccoli mammiferi (conigli e furetti in primis);
  • Micromotori e frese chirurgiche per l’odontostomatologia dei Roditori e Lagomorfi;
  • Apparecchio di anestesia gassosa, sterilizzatrice e tavolo chirurgico attrezzato per una chirurgia sicura, moderna e microinvasiva;
  • Maschere laringee specifiche per coniglio V-GEL per una procedura anestetica sicura ed efficiente;
  • Otoscopio, rinoscopio ed oftalmoscopio
  • Videotoscopio
  • Apparato FILL-FLOTAC e MINI-FLOTAC per le indagini parassitologiche.

MARCAGGIO TRAMITE MICROCHIP DELLE TARTARUGHE TERRESTRI DEL GENERE TESTUDO

Nano microchip esoticiL’applicazione del trasponder (o microchip) è diventata ultimamente un’esigenza/necessità di chi alleva e/o detiene tartarughe del genere Testudo (Testudo hermanni, Testudo graeca, Testudo marginata, Testudo kleinmanni). Poiché queste quattro specie di tartarughe ricadono nell’Allegato A del reg.(CE) 338/97, vige la Circolare interministeriale protocollo PNM 25893 del 14/12/2011 a cura dell’Autorità di Gestione CITES del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, del Servizio CITES del Corpo Forestale dello Stato in collaborazione con la Commissione Scientifica per l’attuazione della CITES, in merito all’obbligo di marcaggio di esemplari vivi del genere Testudo spp detenuti in cattività.

Secondo la Circolare è fatto OBBLIGO di MARCARE i soggetti appartenenti alle quattro suddette specie, tramite APPLICAZIONE di un TRASPONDER PERMANENTE ENTRO il PRIMO ANNO di vita (entro 1 anno dalla denuncia di nascita in cattività).

Chiunque abbia in possesso una tartaruga (Testudo hermanni, Testudo graeca, Testudo marginata, Testudo kleinmanni) deve quindi provvedere alla marcatura di tale animale. Dal 01/01/2012 le denunce di nascita sono acquisite SOLO DOPO la comunicazione al Corpo Forestale dello Stato, Ufficio CITES, degli estremi di marcatura con microchip, inserito entro il primo anno di vita. In caso contrario tali tartarughe verranno considerate “illegittime”, con le conseguenze legali (PENALI) annesse e connesse. Sempre entro il 31/12/2012 TUTTE le tartarughe del genere Testudo, di QUALSIASI ETA’, avrebbero dovuto essere munite di microchip, pena sanzioni. Sussiste un procedimento PENALE, infatti, (oltre che sanzionatorio) per chi DETIENE, SENZA PRESCRITTA DOCUMENTAZIONE, soggetti del genere Testudo appartenenti all’Allegato A del reg.(CE) 338/97 (art. 1.1.F. L n.150/92).

Dal 01/01/2012 il rilascio di NUOVI CERTIFICATI da parte del CFS è SUBORDINATO alla marcatura dei soggetti.

L’art 5.5. della Legge n. 150/92 ha fatto OBBLIGO di MARCATURA, conformemente a standard internazionali, degli esemplari in Allegato A del reg.(CE) 338/97: l’animale deve essere marcato conformemente all’art. 66 reg.(CE) n. 865/06. Per il marcaggio è necessario l’utilizzo di un circuito non modificabile, numerato individualmente e conforme alle norme ISO 11784: 1996 e 11785: 1996.

L’APPLICAZIONE del MICROCHIP è una procedura RAPIDA e DEFINITIVA. La tecnologia ci ha dotato, ultimamente, di radiosegnalatori a microcircuito non modificabile della lunghezza di 7 mm e del diametro di 1.25 mm, che possono essere applicati anche a tartarughe con meno di un anno di età, anche della lunghezza di 5-6 centimetri!

Il marcaggio con tali nano-trasponder ha riscosso i pareri favorevoli della FNOVI (5/10/2011), del CSC (11/10/2011) e del Ministero della Salute (13/12/2011).

lettore microchipL’applicazione del trasponder viene effettuata in AMBULATORIO con o senza analgesia locale su animale sveglio tramite inserzione del microchip a livello del muscolo pettorale sinistro, eventualmente con l’applicazione di un punto con materiale da sutura riassorbibile, o colla chirurgica, sul foro d’ingresso del microchip. La tartaruga si riprende immediatamente dalla manovra, che tollera ottimamente, e può tornare immediatamente alla sua vita quotidiana, senza la necessità di una cura antibiotica, a patto che l’inserzione venga effettuata in sterilità. Il microchip andrebbe inserito DOPO 3 settimane dal risveglio dal letargo ed almeno 3 settimane PRIMA dall’inizio del letargo, poiché in queste due finestre temporali gli animali sono maggiormente immunodepressi.

Una volta inserito il microchip al proprietario viene rilasciato un documento dove si attesta l’effettiva inserzione del trasponder, con riportati i dati relativi all’animale, al proprietario, il numero identificativo dell’animale stesso ed il sito d’inoculo del trasponder, con timbro e firma del veterinario che ha inserito il microchip e del richiedente la prestazione veterinaria. Essendo l’inserzione del microchip un ATTO MEDICO con VALIDITA’ LEGALE può essere fatta SOLO da un VETERINARIO PROFESSIONISTA REGOLARMENTE ISCRITTO ALL’ORDINE DEI MEDICI VETERINARI. Qualsiasi certificato di inserzione del microchip che non rechi timbro e firma del veterinario non ha alcun valore ed è impugnabile legalmente. Una copia di tale documento viene conservata dal veterinario ed una copia viene consegnata al proprietario.

Molto spesso mi capita di dover informare i proprietari di tartarughe delle necessità del microchip. È un passaggio molto importante, soprattutto per quelle appena nate, senza il quale non possono nemmeno essere cedute ad altri soggetti. I proprietari delle tartarughe appena nate hanno così l’obbligo, oltre che di denuncia di nascita dopo 10 giorni che sono venute al mondo, anche di inserire il microchip entro un anno e per questo serve il veterinario per la parte “pratica”, mentre l’autorizzazione burocratica va richiesta all’ufficio territoriale del C.I.T.E.S. Sempre al C.I.T.E.S bisogna rivolgersi per richiedere l’accettazione di inserimento del chip per tutte le tartarughe nate prima dell’1 gennaio 2012.

L’inserzione del TRASPONDER identificativo rappresenta la via più RAPIDA, SICURA, ECONOMICA e DEFINITIVA per il MARCAGGIO delle tartarughe. Il microchip viene INSERITO UNA SOLA VOLTA nella vita del paziente, ma i suoi “vantaggi” permangono per tutta la vita del rettile.

 VISITE E CONSULENZE A DOMICILIO

Visite a domicilio

Sono disponibile ad effettuare visite e consulenze a domicilio per tutti quei proprietari per i quali è difficoltoso portare i propri animali dal veterinario.

Talvolta, questo può essere dovuto a problemi nella gestione di tutti gli animali esotici o talvolta ci si ritrova a non avere disponibilità di tempo negli orari proposti dall’ambulatorio oppure è complicato perché ci sono più animali da portare.

Per tutto ciò che si può fare a domicilio (visite, terapie, vaccinazioni, consulenze, ecc…) sono a disposizione, ricordandovi ovviamente di mettervi in contatto con me il prima possibile se desiderate questo tipo di servizio.